«Quella in Ucraina è una guerra per procura, una guerra di altri, non degli europei». Lo dice Fabio Filomeni, colonnello in congedo, cofondatore del movimento "Il mondo al contrario", allontanatosi dal suo compagno di viaggio, il generale Roberto Vannacci, per divergenze sulla linea politica. Ieri c'era anche lui alla commemorazione piacentina (Commemorazione dell'abbraccio sul Po avvenuto nel 1945 tra commilitoni che dopo l'armistizio combatterono su fronti opposti). Le sue dichiarazioni sono state rilasciate a margine della cerimonia. Parla di un «momento critico», di «confusione delle scelte politiche» e invita a tener conto che «i nemici non sono quelli che ci vengono prospettati dal mainstream, soprattutto pensando alla guerra in Ucraina e alla vulgata che dipinge come nemico chi in realtà non lo è». Alla domanda se non veda nella Russia l'aggressore e nell'Ucraina il Paese aggredito, invita ad analizzare le ragioni del conflitto, «ad andare indietro nel tempo, al 2014 e anche prima» per concludere che «dobbiamo fermarci tutti e cercare la pace». Il suo impegno politico oggi è nel movimento "Europa Sovrana e Indipendente".